MeteMitiMeteoriti )o(

Sicilia- Il Fenomeno Fata Morgana dello Stretto.

Messina e Reggio Calabria sono 2 citta´che distano circa 3 km l´una dall´altra, 3 km di mare, 3 km  proprietari di alcune delle leggende piu´affascinanti della mitologia e della narrativa. Colapesce, Scilla e Cariddi sono solo alcune tra le piu´ famose.

Una leggenda pero´ha delle ripercussioni interessanti nel mondo fisico, materiale. L´individuo infatti puo´verificarlo se le condizioni metereologiche e climatiche lo permettono. Si tratta di un´illusione ottica, una forma di miraggio. Il FATAMORGANA. Quello di Messina rimane il piu´conosciuto ma lo stesso si manifesta in alcuni deserti e tundre. Oggetti e luoghi molto distanti appaiono incredibilmente vicini, come se un binocolo si fosse materializzato innanzi agli occhi. Per cui da barche, traghetti, o dalla costa opposta si vedono abitazioni, persone, strade e alberi ben delineati. Tra Sicilia e Calabria nonostante i 3 km. Poeti e letterati scrissero versi e racconti a riguardo, colpiti da tal fenomeno.

Il miraggio, dato da una particolare rifrazione della luce, regala queste immagini che si dileguano distorcendosi verticalmente specchiandosi sul mare. Le sagome si allungano, dando l´impressione di fluttuare per alcuni istanti in aria e la citta´diviene fiabesca con alti obelischi e pinnacoli. Alcuni dicono che, quando lo smog non compromette il tutto, si avverte l´odore di salsedine e vegetali piu´inteso del solito e fino in collina. Pare che la brezza e le onde cessino per qualche minuto.

Il nome del fenomeno deriva dalla maga Morgana, fata delle acque d´origine Bretone. Cosa fece lei in Sicilia? Esistono, in breve, due versioni.

1-              Ruggero I d’Altavilla fu vittima dell´incanto. Per indurlo a conquistare la Sicilia, con un colpo di bacchetta magica la Fata Morgana gliela fece apparire vicina. Il re normanno, sdegnato, rifiutò di prendere l’isola con l’inganno. E così, senza l’aiuto della Fata, impiegò trent’anni per conquistarla.

2-            Una mattina d´estate, durante le invasioni barbariche dopo avere attraversato tutta la penisola, i conquistatori approdarono sul litorale di Reggio Calabria e si trovarono davanti lo stretto. A pochi chilometri c´era la Sicilia  di cui si vedeva l’Etna, il re barbaro si chiedeva come fare a raggiungerla trovandosi sprovvisto di imbarcazioni . Inaspettatamente comparve una donna conturbante la quale offrì l’isola al conquistatore, e con un gesto la fece apparire a due passi da lui. Esultando il re barbaro balzò giù da cavallo e si gettò in acqua, sicuro di poter raggiungere l’isola con due bracciate, ma l’incanto si ruppe e il re affogò miseramente. Tutto infatti era un miraggio.

Sicilia- Il Fenomeno Fata Morgana dello Stretto.ultima modifica: 2015-01-17T12:52:18+01:00da
Reposta per primo quest’articolo