~*~ Umbria- Tuoro- Campo del Sole: il Colonnato a Spirale ~*~

La zona di Tuoro sul Trasimeno ha rilevanza storica pioche´qui vi fu la sanguinosa battaglia tra Annibale ed i Romani. Questo luogo dal panorama superbo e´pieno di miti e leggende. Legate al lago, ai pescatori, agli spiriti delle acque.
28 artisti sono stati ingaggiati per scolpire e realizzare colonne posizionate a spirale che ricordano Stonehenge ma anche Creature che paiono sbucare dal lago. Guardiani di esso.

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Passeggiando fino al centro si puo´ammirare una lastra orizzontale, una sorta di altare, dove campeggia una mezza-sfera. Un ombellico. Del resto l´acqua del lago potrebbe rievocare il brodo primordiale, oppure il liquido amniotico: qui le popolazioni in tempi non recenti avranno potuto usare le sponde del lago per compiere culti per la fertilita´e riti analoghi.

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La “Colonna” e´in simbologia ricca e interessante.
Ricordiamo le Colonne d´Ercole, da sempre a significare i limiti estremi oppure le Colonne del Tempio di Salomone, tanto care anche in Massoneria, che rispecchiando gli opposti invitando a concepire la duplice e eterna essenza di tutte le cose. Nei Tarocchi la carta del Papa raffigura questo tra due Colonne, che decifrate, sono appunto invito a considerare sempre i punti di vista contrapposti.

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Percorrendo questo parco tra sculture antropomorfe e non si ricorda quindi, metaforicamente come nel labirinto, di non arretrare ma procedere nell´approfondire la propria interiorita´poiche´li vi e´la consapevolezza con la C maiuscola.

~*~ Provenza – Villecroze la Grotta Fortezza con Cascata ~*~

Sappiamo che gli insediamenti rupestri con il passare dei secoli cambiarono uso a secondo delle esigenze. Alcuni nacquero a scopo funerario, altri abitativo, altri come luoghi di culto ma spesso finirono con l´essere adoperati per l´insieme di questi scopi. In Provenza a Villecroze, uno splendido paesetto dal clima non rigido, vi e´un sito paleolitico che venne addirittura fortificato per poter essere, fino a poche centinaia di anni fa, impiegato come rifugio dai disordini dovuti alle rivolte religiose che li si concentrarono per lungo periodo.

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Avvicinandosi al parco sembra di incedere in un Eden in miniatura. L´estensione non e´immensa e vedere in un sol colpo d´occhio la cascata, il maniero incassato nel tufo e le piante intorno, dal muschio alle palme esotiche e´corroborante.

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Si nota sulla sinistra della cascata (alta 40 metri) la doppia finestra in quanto le grotte furono rese non solo abitabili ma comfortevoli, la famiglia aristocratica di Nicolas di Albertas ebbe questa idea anche se risulta che non vi alloggio´mai in quanto non ebbe bisogno di arroccarsi. Prima di essere in suo possesso la location appartenne all´ordine dei Benedettini che invece non vi apportarono mai modifiche.

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L´interno, che si visita solo con la bella stagione, e´ stato rimaneggiato per creare delle possibili vie di fuga e scappatoie ma sempre in modo da non ferire l´originale cavita´naturale. La sala “della colonna” ad esempio e´intatta. Pare comunque che il nome del villaggio significhi “Villa Cristiana” e che l´abbia battezzata cosi´un legionario romano a cui furono affidate le terre circostanti.

 

 

SICILIA-REALMONTE LA CHIESA DI SALGEMMA

La zona di Agrigento e Trapani e´ la piu´ ricca di saline e miniere di salgemma. A quindici chilometri dalla Valle dei templi l´ITALKALI, societa´che gestisce importanti miniere della regione , amminista anche quella che possiede LA CHIESA DI SALE.

Questa incredibile struttura non e´facilmente visitabile, ci vogliono permessi da concordare con grande anticipo.Ogni anno,il 4 Dicembre, giorno di SANTA BARBARA viene celebrata una funzione a cui partecipano le autorita´. Ha 800 posti ed e´30 metri sotto il livello del mare, Ha immagini sacre scavate e scolpite nelle pareti, l´altare, un unico massiccio blocco di sale mostra in bassorilievo l´agnello, ma anche la statua di Santa Barbara e la Sacra Famiglia dietro di esso son mirabili.

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Il Sale fu da sempre considerato prezioso, si pensi che il termine Salario deriva dalla paga in sale data ai legionari romani, sotto sale si conservava il cibo e il sale e´ indispensabile nelle giuste dosi all´esatto funzionamento del nostro organismo. Il sale scaramanticamente viene usato per debellare il male, si getta dietro le spalle per abolire le negativita´ e si sparge negli angoli della casa come insetticida. Nel “Cenacolo” di Leonardo da Vinci tra le braccia di Giuda c´e´ proprio una scodella di sale rovesciata.La sua proprieta´ di scomparire in acqua per riapparire lo fece da sempre considerare magico, seppur raramente e sempre piu´ in disuso alcune persone tolgono il malocchio usando olio e sale.La moglie di LOT nella bibbia fu tramutata in statua di sale quando dovendo lasciare con il marito Sodoma si volto´ indietro.

 

CALABRIA-STAITI-LA CHIESATEMPIO DI TRIDETTI E LA SENSUALITA´ DELLE DONNE MEDITERRANEE NEGLI SCRITTI DI CESARE PAVESE

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La costa Jonica Calabrese fu territorio dove greci e saraceni fondarono colonie. Brancaleone e Staiti son ancora ricchi di testimonianze. Brancaleone superiore con le antiche viuzze e le pareti scavate dall´erosione presenta anche antiche cisterne d´ importanza notevole.

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Percorrendo la statale si giunge in una decina di minuti a Staiti dove la chiesa della MADONNA DEI TRIDETTI stupisce e ammalia. Solitaria sotto una collina ricoperta di ulivi appare seminascosta come in una fiaba gotica.

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Gli uomini calabresi son abili lupi di mare e  pescatori, gli avi di questi stessi uomini erano devoti al Dio Nettuno. I pesci e molluschi delle riviere calabre erano certezza di sopravvivenza anche per il piu´povero degli abitanti. E se la Dea Madre procurava frutta e verdura grazie al tiepido clima il Dio Del Mare garantiva la cacciaggione ittica.

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Si e´quasi certi che dove adesso c´e´ la  bellissima chiesa scoperchiata di TRIDETTI ci fosse un tempio dedicato al Dio.  Fu trovata in zona una moneta che lo raffigura nel gesto di puntare il tridente. I basiliani in seguito trasformarono il tempio in chiesa ma il nome ne svela l´origine, tridetti presumibilmente sta per tridente anche se altri studiosi affermano che deriva da tre-dita, il gesto con cui Cristo benedice l´umanita´.

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Una leggenda in piu´circola riguardo una statua del Dio Nettuno tappezzata di conchiglie e gemme che fu trafugata da Annibale durante la sua marcia.

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Cesare Pavese nei suoi scritti e carteggi, tra le righe, racconta la calabria come una regione dalle forti energie telluriche che si incontrano e scontrano con quelle marine, e di uomini e donne belli e sensuali come mezzidei. Concia, una delle protagoniste dei suoi libri, e´ una donna realmente esistita dalla sensualita´ dirompente, selvaggia e smaliziata al contempo. Descritta come serva che girava scalza e si arrampicava con destrezza animale sugli alberi per raccogliere frutta matura rimase esempio piu´ e piu´ volte ripreso da narratori per illustrare l´inconscia carica erotica delle donne mediterranee. Queste trasportavano sul capo le otri d´acqua ancheggiando e cio´non poteva che risultare  provocatorio se associato per di piu´alla simbologia dell´acqua come elemento legato alla fertilita´. Una donna quasi felina o lupa. Concetto che sviluppo´ anche Verga in una sua opera riguardo la donna del sud e la sua verace femminilita´.

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Calabria-Grotte di Tremusa

Vicino Scilla, in Calabria, nella frazione di Melia si trovano le grotte di Tremusa.

Sono facilmente raggiungibili, arrivati in paese sono segnalate. Le anticipa un breve tratto in pendenza, presso una zona boscosa e fresca all´ombra di antichi castagni.

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Si presentano con bocche ovali ad anfiteatro e indirizzando lo sguardo sulle pareti si rimane stupefatti dalle migliaia di conchiglie fossilizzate che si distinguono chiaramente.

Infatti 5000 anni fa queste montagne erano sommerse dal mare.

La stessa tipologia delle conchiglie “PECTEN” stazionarie sui fondali marini e´ testimonianza di cio´.

Osservarle, cosi´ umide e ricche di cristallizzazioni e´ uno spettacolo che ruba sicuramente un paio d´ore anche se nelle grotte in se´, haime´, non ci si puo´ addentrare se non per pochi metri.

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Questi anfratti comunque dovevano esser conosciuti fin da epoca remota, si pensi che Melia era attraversata dalla Via Popilia che veniva sfruttata per raggiungere Napoli.

Alcuni ipotizzarono che qui ci fossero antiche terme dette anche di“LAMIA” dove, in tempi piu´ recenti, i briganti si nascondevano.

Lamia pero´ e´ anche il nome di una creatura mostruosa che nel mito usa succhiare il sangue dei neonati, questa ha volto di donna ma corpo di serpente.

Altra supposizione, molto piu´ accreditata e´ quella che nelle cavita´ si praticassero culti pagani, di fatto vi e´ una specie di altare e Tremusa significherebbe TRE-MUSE.

Le grotte furono scoperte nella meta´ del secolo scorso ma non furono mai totalmente esplorate, probabilmente si addentrano e scendono fino a Cannitello.