Calabria-Locri Epizefiri e i culti di Afrodite, Demetra, Persefone e dei Dioscuri

La Magna Grecia, in Calabria, comprende piu´paesi e territori che colonizzati dall´antico popolo ne hanno ancora resti, siti archeologici, forme dialettali.

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Locri e´ senza dubbio l´area piu´ vasta e meglio conservata. La citta´ grazie ai perimetri e muri ha ben distinguibili le zone sacre, le terme, il teatro, lo spazio abitativo e le necropoli.

Passeggiare per i tracciati costeggiati da agrumeti e qualche albero secolare e´ non solo suggestivo ma evocativo;  si immaginano personaggi nelle loro lunghe toghe leggere dirigersi nei luoghi pubblici o inoltrarsi nelle aree di culto, ad esempio al tempio di Afrodite il cui ingresso era rivolto al mare.

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Secondo la leggenda, i 15.000 uomini dell’alleanza locrese-reggina vinsero su 130.000 crotoniati, zeus avrebbe sorvolato la battaglia sotto forma di aquila e i suoi figli, i dioscuri ,sarebbero apparsi a cavallo a fianco dei Locresi.

A Reggio e Locri Epizefiri inizio´ ad essere praticato il culto dei Dioscuri.

Locri Epizefiri si alleò con Pirro, re dell’Epiro, nella guerra tra romani e sanniti ma dopo poco i locresi passarono dalla parte dei Romani e Pirro devastò e saccheggiò il tempio di persefone

Nella seconda guerra punica Locri si schierò con Annibale e fu conquistata dai Romani, in seguito la città declinò e fu abbandonata.

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Il teatro greco è stato scavato tagliando i gradini nell’arenaria. Dalla cavea si godeva il  panorama sulla baia

PERSEFONE

Persefone è la figlia di Zeus e di Demetra. Di lei si innamorò Ade che, in assenza di Demetra, la rapì nei pressi del lago di Pergo mentre stava raccogliendo fiori e la portò nell’Averno.

Demetra, in preda alla disperazione, la cercò ovunque finché, con la complicità di Elios, riuscì a scoprire il nome del colpevole.

Adirata si rivolse allora a Zeus per riavere la figlia ma, poiché Persefone, mangiando alcuni chicchi di melograno, aveva rotto il digiuno che le avrebbe permesso il ritorno sulla terra, la sua richiesta non fu esaudita.

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Demetra, dea del raccolto, minacciò allora di rendere infruttuosa la terra, e Zeus, preoccupato per quanto stava accadendo, fece si che si raggiungesse un compromesso, e cioè che Persefone rimanesse per sei mesi (coincidenti con autunno ed inverno) con Ade e per sei mesi (primavera ed estate) con la madre.

Dal momento del suo rapimento Persefone divenne la dea degli inferi, chiamata dai greci anche con il nome di Core (da cui il nome delle feste a lei dedicate le cosiddette Coreie).
I romani la identificarono con Proserpina.

I DIOSCURI

I Dioscuri sono i gemelli Castore e Polluce, figli di Zeus e di Leda e fratelli di Elena e di Clitennestra. Leda, che era moglie di Tindaro, re di Sparta, nella stessa notte si unì al marito ed a Zeus: nacquero così due coppie di gemelli, Polluce ed Elena,  Castore e Clitennestra.

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