Marche – Camerano & Osimo i villaggi-labirinto sotteranei. Il culto di Mitra e la Fontanina della Fata.

Camerano e Osimo son due paesi ridenti e misteriosi in provincia di Ancona. Ubicati su colline dominano le vallate. Oltre monumenti interessanti architettonicamente cio´che li rende famosi sono i labirinti sotteranei che si snodano nel sottosuolo fin oltre i confini dell´abitato.

 prim

Questi, ipogei che dopo anni di studio continuano a sorprendere, sono tentacolari nel sottosuolo, una vera ragnatela.

 portaarco

Alcuni ingressi combaciono perferttamente con punti strategici delle citta´. A Camerano con la chiesa di San Francesco che si pensa costruita dallo stesso durante il suo viaggio verso terre Orientali. Altri sbocchi son nelle ville baronali e anche nella Chiesa adiacente al Castello. Analizzandole e restaurandole sono risultati ben visibili decori e scritte che rimandano a simboli esoterici e religiosi. Le grotte furono usate come rifugio durante le guerre mondiali, le popolazioni vi trovarono riparo durante i bombardamenti. 

ingresso

Nei secoli antecedenti sono state sfruttate dai Cavalieri Templari e dalle logge massoniche per i loro incontri o riti d´iniziazione. In alcuni periodi di carestia furono invece silos e magazzini, in altri cantine per botti di vino pregiato. Sono ricche di mistero e testimonianze, che si sono sommate e moltiplicate nei decenni; ci si imbatte in altari, croci, date, grotte dall´acustica perfetta, colonnati. Uno dei vani, il Camerone, in tempi remoti probabilmente e´stato tempio di culto per il Dio Mitra.

salone

Mitra solitamente e´ raffigurato nell´atto di uccidere un toro e il suo culto era riservato a pochi eletti di sesso maschile e svolto in caverne e antri privi di finestre, una religione misterica di grande importanza che si diffuse nel periodo romano. Un´altro stanzone presenta 8 raggi che si incontrano al centro di una volta, con una stella al loro incontrarsi. Questa e´ la sala che piu´e´collegabile alle tradizioni massoniche poiche´ presenta una simmetria che non appare coincidenza casuale. Una delle grotte che rimane impressa visitandola e´quella a forma di croce egizia con acqua che scende sgocciolando per la stessa inclinazione di tutta la struttura, e´ da specificare che nel culto di Mitra e´fondamentale la presenza di una fonte purificatrice.

acquasala

Si pensa che queste grotte siano state scavate e abitate, si crede che le popolazioni sfruttassero l´esterno periodicamente per commerciare o procurarsi il cibo. Solo successivamente costruirono i due paesi in verticale sopra di esse. In teoria la temperatura costante data dal tufo, per tribu´poco civili doveva rappresentare una valida soluzione e rendere i cunicoli abitabili.

stella

simboli

Di recente alcuni team di studiosi si son soffermati perche´urla ed echi inquietanti si odono nelle gole, sospettano di presenze alterate dal turismo, di fantasmi infastiditi. D´altro canto ad Osimo il palazzo Baldeschi Belleani presenta una finestra sempre aperta che si dice appartenga ad un piccolo antro dove e´stato rinvenuto lo scheletro di una donna, di cui lo spirito ancora infesta il luogo.

 finestra

All´uscita del paese di Camerano vi e´, in condizioni trascurate, la “Fontanina” che fino al 1889, anno in cui fu costruito il primo acquedotto della zona, era l´unico pozzo esistente. E´ molto caratteristico con piu´ vasche dove le lavandaie usavano insaponare il bucato. Si narra che una fata abita e custodisce la fonte, donne e uomini non osano avvicinarsi dopo il tramonto per non turbarla durante il suo bagno. Alri invece narrano che questo fu il sinistro teatro di un delitto passionale.

fontana della strega

Sicilia- Il Fenomeno Fata Morgana dello Stretto.

Messina e Reggio Calabria sono 2 citta´che distano circa 3 km l´una dall´altra, 3 km di mare, 3 km  proprietari di alcune delle leggende piu´affascinanti della mitologia e della narrativa. Colapesce, Scilla e Cariddi sono solo alcune tra le piu´ famose.

stretto

Una leggenda pero´ha delle ripercussioni interessanti nel mondo fisico, materiale. L´individuo infatti puo´verificarlo se le condizioni metereologiche e climatiche lo permettono. Si tratta di un´illusione ottica, una forma di miraggio. Il FATAMORGANA. Quello di Messina rimane il piu´conosciuto ma lo stesso si manifesta in alcuni deserti e tundre. Oggetti e luoghi molto distanti appaiono incredibilmente vicini, come se un binocolo si fosse materializzato innanzi agli occhi. Per cui da barche, traghetti, o dalla costa opposta si vedono abitazioni, persone, strade e alberi ben delineati. Tra Sicilia e Calabria nonostante i 3 km. Poeti e letterati scrissero versi e racconti a riguardo, colpiti da tal fenomeno.

Costa da scilla

Il miraggio, dato da una particolare rifrazione della luce, regala queste immagini che si dileguano distorcendosi verticalmente specchiandosi sul mare. Le sagome si allungano, dando l´impressione di fluttuare per alcuni istanti in aria e la citta´diviene fiabesca con alti obelischi e pinnacoli. Alcuni dicono che, quando lo smog non compromette il tutto, si avverte l´odore di salsedine e vegetali piu´inteso del solito e fino in collina. Pare che la brezza e le onde cessino per qualche minuto.

costa calabra

Il nome del fenomeno deriva dalla maga Morgana, fata delle acque d´origine Bretone. Cosa fece lei in Sicilia? Esistono, in breve, due versioni.

1-              Ruggero I d’Altavilla fu vittima dell´incanto. Per indurlo a conquistare la Sicilia, con un colpo di bacchetta magica la Fata Morgana gliela fece apparire vicina. Il re normanno, sdegnato, rifiutò di prendere l’isola con l’inganno. E così, senza l’aiuto della Fata, impiegò trent’anni per conquistarla.

ganzirri da calabria

2-            Una mattina d´estate, durante le invasioni barbariche dopo avere attraversato tutta la penisola, i conquistatori approdarono sul litorale di Reggio Calabria e si trovarono davanti lo stretto. A pochi chilometri c´era la Sicilia  di cui si vedeva l’Etna, il re barbaro si chiedeva come fare a raggiungerla trovandosi sprovvisto di imbarcazioni . Inaspettatamente comparve una donna conturbante la quale offrì l’isola al conquistatore, e con un gesto la fece apparire a due passi da lui. Esultando il re barbaro balzò giù da cavallo e si gettò in acqua, sicuro di poter raggiungere l’isola con due bracciate, ma l’incanto si ruppe e il re affogò miseramente. Tutto infatti era un miraggio.

etna da calabria

SVIZZERA-LUCERNA- Il Monte Maledetto PILATUS e il LEONE MORENTE

Ci sono citta´che sprigionano un alone di mistero e magia. Perche´nei secoli fitte ragnatele di leggende, fiabe e storie sono state intessute sulle loro origini e sui loro monumenti. Lucerna e´ un esempio perfetto.

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Il nome stesso deriva dalla credenza che un Angelo Luminoso indico´ dove l´urbe dovesse essere edificata. Incorniciata tra i Monti ed il lago dei 4 Cantoni. Tutte le case ed i palazzi son affrescati con  protagonisti di leggende elvetiche, non mancano folletti, gnomi e, tra i simboli, creature fatate che richiamano la buonasorte.

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L´attrazione piu´ conosciuta e´ senza dubbio il ponte medievale in legno; KAPELLBRUCHKEL, meta turistica con un passato ricco di scheletri nell´armadio: Infatti spesso la morte, rappresentata come scheletro o teschio, e´ raffigurata nei riquadri che narrano la storia della citta´. La torretta ottagonale che nel bel mezzo del ponte si puo´visitare fu carcere e archivio segreto della citta´. Un cuore nel bel mezzo del fiume, tra le correnti.

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Lucerna, e tutta la Svizzera, e´ legata all´acqua ed e´devota a questo elemento, i ghiacciai, la neve i laghi e le cascate son signori incontrastati che caricano e scaricano energia a secondo delle stagioni. Dopo l´inverno che tutto assidera ed iberna, il sole primaverile scioglie i ghiacciai, i torrenti scavano le vallate e scorrono fin giu´nelle grotte. Fuoco & Acqua ciclicamente fanno sfoggio del loro potere. Dal ponte si ha una belle vista sul MONTE PILATUS, monte maledetto poiche´, si narra, PONZIO PILATO fu sepolto qui, anzi la sua anima giacerebbe sul fondo di un laghetto nei pressi della cima e durante le notti di tempesta si sentirebbe vociferare.  Per anni fu vietato far escursioni e trekking in zona, fino a quando personaggi come la regina Vittoria o il compositore Wagner non si avventurarono per far originali gite su questa affascinante montagna. La ferrovia piu´ardita del mondo e´quella che costeggia la vetta e  gira vertiginosamente sui precipizi del Pilatus, che sarebbe anche la tana di un Drago dai poteri taumaturgici.

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Una scultura degna di nota e´ il LEONE MORENTE di THORVALDSEN , lo sculture la dedico´ alle guardie svizzere morte durante la rivoluzione francese.

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Quest´opera fu aggettivata da M.Twain come la piu´”triste e commovente”  della storia. Ma perche´ proprio il leone? Non dimentichiamo che Thorvaldsen era un curioso esoterista infatti a Pisa, nel cimitero monumentale, c´e´ una sua opera, la tomba di Vacca´Berlinghieri il quale si dedico´, con il suo illustre circolo, a studi sull´occultismo. (Si puo´ leggere l´articolo TOSCANA- IL TEMPIO DI MINERVA MEDICA).

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II LEONE e´ simbolo di forza e dignita´, potenza e regalita´, nel MITRAISMO e nella BAGHAVADGITA  il divino e´ sempre correlato all´animale dalla folta criniera. In astrologia chi nasce sotto questo segno ha tutte le caratteristiche per diventare un buon leader e non dimentichiamo che “Riccardo cuor di leone” venne cosi sopranominato per coraggio e lealta´. In piu´ il leone e´animale del sud, tutte le popolazioni tribali e religioni arcaiche lo associano al Sole, esprime luminosita´e chiarezza. Non sembra un caso, quindi, che sia stato scelto dall´artista come soggetto per far un monumento ai caduti nella citta´ battezzata LUCERNA.

 

SICILIA- RAGUSA-CASTELLO DONNAFUGATA; I SUOI SIMBOLI E IL SUO LABIRINTO

Ci sono in Italia migliaia di castelli e residenze baronali intorno alla quale ruotano leggende e storie di intrighi. In Sicilia vantiamo la dimora “Donnafugata”, questa costruzione fu edificata dove prima, proprio in origine, vi era un caseggiato arabo. In principio il nome era “Fonte Della Salute” poiche´ vi erano acque che irrigavano naturalmente la zona.

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Il castello e´stato eretto in piu´fasi, esteso intorno ad esso vi e´il parco lussureggiante: anche questo e´stato ampliato nei secoli come la struttura stessa. Qualche cantastorie si e´dedicato ad amplificare il fascino della reggia narrando di fantasmi e storie d´amor proibiti nati tra le stanze ed il cortile della residenza. Bianca di Navarra durante le notti si manifesterebbe, l´ectoplasma cammina nei corridoi e quando non  c´e´ il suo spirito, a correre tra scalinate e  giardino c´e´il fantasma di Clementina Paterno´che cerco´ di fuggire dal castello per vivere con il suo amante ma fu scoperta, inseguita e ricondotta nel maniero.

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Corrado Arezzo, che eredito´ la proprieta´ fu colui che diede alla struttura un valore esoterico. Continui richiami a simboli e miti sono evidenti, non celati. Corrado Arezzo era nobile e intellettuale, si accosto´ all´occulto e durante i suoi gala´ stupiva gli ospiti con enigmi e test, non a caso fece realizzare il labirinto in pietra che occupa gran parte del giardino e la sala degli specchi dove le illusioni ottiche creano distorsione d´immagini. Fu lui a decidere come alcuni affreschi dovevano abbellire le sale con segni zodiacali, melograni e pavoni.

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Fu lui a far erigere un tempietto-gazebo con la volta stellata e fu sempre lui a decidere che statue di Ercole e Minerva dovevano essere posizionate all´ingresso. Fu ancora lui a voler che fosse scavato un minitunnel e a voler che gli alberi, secolari e dai rami contorti, in punti strategici ombreggiassero i vialetti.

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Il labirinto fu usato spesso dai nobili come gioco collettivo, per divertirsi durante le serate estive, ma non per questo deve essere svuotato del suo significato simbolico, perdersi per ritrovarsi. Superare il bivio, l´ostacolo e trovare il centro, il cuore, per ritornare all´uscita saggi e sapienti. Percorso iniziatico per eccellenza dal mito del Minotauro in poi.

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Il pavone invece e´animale che in epoca romana veniva cucinato durante i banchetti, in seguito i suoi mille occhi nel piumaggio rappresentarono l´onniscenza divina o ancor meglio il cosmo e lo spazio percio´in oriente fu ritenuto sacro. Furono coniate monete con incisa la sua sagoma e in Europa veniva regalato alle cortigiane perche´bellezza e vanita´erano associate e quindi ebbe valenza negativa, il potere seduttivo del male. Nel Burlesque spesso si usa indossare copricapi e ventagli con  piume di pavone che servono ad accarezzare e ammaliare.