PUGLIA – Patu´- CENTOPIETRE e le sue 100 leggende

Vereto fu citta´Messapica importante in quanto poco distante dal mare, il suo porto (Porto San Gregorio) fu prosperoso e dai suoi moli partirono flotte per commerciare con la Magna Grecia e le terre orientali. I Saraceni assediarono e distrussero Vereto nel IX sec; anni dopo Patu´e altri centri limitrofi furono fondati. Il nome Patu´deriverebbe dal termine greco PATHOS (emozione-sofferenza). Ed e´vero che il paesino emoziona il turista ma le leggende locali son popolate da personaggi sofferenti.

100 pietre

Un monumento singolare e non in cattive condizioni che merita attenzione viene chiamato 100 pietre: son proprio 100 massi regolari a comporlo. Piu´ storie ruotano intorno a questo.

100 pietr

La versione maggiormente accreditata sostiene che fosse la tomba del milite Geminiano, che fu mandato come ambasciatore a contrattare con l´esercio saraceno, ma il valoroso soldato fu ucciso, la guerra in seguito ci fu e termino´con la vittoria dei Cristiani la notte di San Giovanni: infatti una chiesetta in stile romanico fu edificata esattamente difronte al funereo 100 pietre, tomba di Geminiano.

 100 pietre interno

Sui suoi muri furono dipinti santi e personaggi biblici ma poco rimane a causa dell´umidita´ e dell´incuria, fa comunque dedurre che in un secondo tempo da sepolcro divento´luogo di culto. La forma della costruzione ricorda le tende da campo delle milizie francesi che, di fatto, in quella occasione aiutarono a sconfiggere i mori.

 100 pietre affreschi interno

Altre intriganti ipotesi arricchiscono il sito in questione. Ad esempio quella riguardo il numero delle pietre. Perche´ proprio un centinaio? Cosa simboleggiano? Si narra che una vergine preferi´morire pugnalata 100 volte piuttosto che diventar bottino di guerra dei saraceni. E cosi´nel costruire il mausoleo le fecero omaggio. Altra diceria e´che solo un gruppo di donne, energiche e poco arrendevoli del Salento, trasportarono tutti i pesanti blocchi dalla collina di Vereto fino al sepolcro, per ricordare figli, mariti e conoscenti vittime del massacro. Un monumento ai caduti di remota epoca.

 san giovannipatu

Provenza – Villefranche sur mer- La Chiesa di St Pierre ed i disegni esoterici di Cocteau + la Statua della Madonna Nera alta 11 metri.

panorama da lontano

La Costa Azzurra e´spiagge, e´ mare, ma anche citta´e paesi dove, chi sa ben guardare e ben cercare, trova riferimenti ad esoterismo e occulto continui.  La Francia del sud con la sua splendida atmosfera fu da sempre territorio religiosamente in primo piano, si pensi ad Avignone ed il suo splendido palazzo dei Papi, alla forte presenza Templare a Rennes le Chateau, alle sanguinose guerre  avvenute nei suoi borghi contro eresie nascenti. VILLEFRANCHE e´ una localita´ meravigliosa in un golfo con splendide casette colorate e un molo colmo di barchette pluricromatiche ormeggiate. Suggestivo. Fu frequentato per lunghi periodi da Picasso, Cocteau, Liz Taylor, Winston Churchill, Modigliani.

panoramzoom

Cocteau, pensatore ed occultista vivace, dimoro´ all´HOTEL WELCOME: questo era un´ antichissima Abbazia con cimitero annesso, (alcuni dicono di aver visto fantasmi aggirarsi nella RUE OBSCURE, via che dietro l´albergo taglia in due il paese, ha un  tetto a volta e  l´ombroso ambiente e´ molto impressionante).

obscure

rue

Innanzi alla pensione c´e´ una statua, il busto di Cocteau; egli osserva la baia e la Chiesetta di ST PIERRE fiore all´occhiello dei monumenti provenzali da lui internamente dipinta.

cocteau

“Quando apro la mia finestra la cappella Saint Pierre ammicca con i suoi candelabri usciti dall’Apocalisse” Jean Cocteau

esterno

Cocteau fu uomo senza pace, alla continua ricerca di se stesso e di verita´assolute. Fu attore e regista, fu Gran Maestro Massonico, del Priorato di Sion, o comunque il suo nome risulta tra questi. Restaurando la Chiesina gli diede l´aspetto di una sala-cerimoniale rigurgitante di simbolismo settario. I candelabri della porta dell´Apocalisse, triangoli, angeli caduti, pescatori di uomini e pesci ubriacano alla vista.

apocalisse

interno

Nel paese accanto, Cap Ferrat, si trova invece una delle statue di Madonna Nera con Bambino piu´alte al mondo. 11 metri. Mastodontica. Fincheggia la Chiesa di SAINT HOSPICE.

madonn da lon

madonn da vicino

La zona era anticamente fortemente legata al culto della Dea Madre a cui le Madonne Nere son indiscutibilmente associate.  Lo scultore italiano VOLTI promosse la zona per palesare la sua arte tutta indirizzata a modellare nudi femminili come MADRE TERRA e FERTILITA´. Il museo e le strade son popolate da queste figure bronzee o in pietra.

Volti scultura

Toscana – Montefoscoli – Tempio Minerva Medica, tra massoneria ed esperimenti chirurgici, il dott. Frankenstein toscano

Andando verso Palaia e lasciandosi Montefoscoli alle spalle si raggiunge l´area del tempio di Minerva Medica, gioiello di architettura filosofica (come definita da Giovanni Ranieri Fascetti autore del libro – Sigillum Salomonis, simbolica esoterica del tempio di Minerva Medica a Montefoscoli – da cui, preciso, ho tratto numerosi approfondimenti). La costruzione di questo tempio fu voluta dalla famiglia Vacca´- Berlinghieri che dal 1730 porto´ nella zona cultura e finezza intellettuale. Il medico Francesco e il figlio Andrea si distinsero per arguzia e sensibilita´abbracciando, e divulgando, le idee illuministe francesi. Le fecero scorrere, massonicamente e segretamente, di loggia in loggia.

t fronte

Si pensi che il loro gotha era formato e animato da Percy Shelly e la moglie Mary,  Lord Byron, Madame de Stael ma anche da Manzoni, Mazzini, Guglielmo Pepe. A rendere il posto orrorifico regna il sospetto che sotto il tempio ci sia una sala bunker dove Andrea praticava assemblaggi tra parti di cadaveri per sperimentare le teorie descritte nel Frankenstein dalla sua amica Mary Shelly. E´ noto che il prestigioso medico era anche abile chirurgo e costruisse di propria mano strumenti operatori di gran precisione. Questa rimane comunque una leggenda inquietante, invece, di certo c´e´ il tempio con le sue simbologie.

 colonnatetto

Una piccola e sacra edicola da´ il benvenuto al visitatore, ed e´anche segnale per individuare il sentiero che conduce alla costruzione. Questa edicola e´insieme di forme di stampo alchemico: tre pilastri su un corpo triangolare sostengono una struttura a piramide con sopra tre croci. Il reiterarsi del numero tre e´evidente. Il numero 3 e´di gran valore sia per la chiesa che per la massoneria, per non parlare della piramide e del triangolo che con il loro vertice puntato verso l´alto connettono cielo e terra e fanno riferimento all´uomo che puo´accrescere le proprie facolta´e potenzialita´. 

 edicola

I Vacca´- Berlinghieri vollero con questa prima struttura dar l´impronta giusta, marchiare il posto. Dopo 300 metri circa si vede, tra gli alberi, il bel tempio realizzato in cotto. Sottolineo questo poiche´ e´materiale che unisce in se i 4 elementi – terra –aria- fuoco- acqua, divenendo impasto edile carico di senso e celebrativo.

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E´orientato verso la Stella Polare, ha la pianta ricalcata su quella del Pantheon di Roma, possiede un foro-occhio che si apre al centro del triangolo del timpano. Scelte non casuali ma volute: il Pantheon, dove le varie divinita´venivano venerate e´ un riferimento all´idea massonica che uomini di diverso sapere riunendosi collegialmente e collaborando possono evolversi e far evolvere, progredire. Il volto radioso e raggiante della Dea e´ presente accanto alla dedica posta sull´ingresso.

 dedica

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La facciata e´mirabile, 5 gradini che rappresentano i cinque sensi conducono al portone dove picchiotti in bronzo sono modellati a forma di serpente che si mangia la coda: il serpente e´ simbolo di guarigione per la sua facolta´ di  rigenerarsi oltre che, nascondendosi nelle viscere della terra in inverno per rispuntare in primavera, richiama le stagioni e la loro ciclicita´.

 battente

Dietro il colonnato vediamo scolpita la civetta sopra un ramo d´ulivo,  animale sacro alla Dea per il suo potere di vista notturna che svela l´occultato.

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All´estermita´ il viso di Medusa vigila, e forse intimorisce, il visitatore ignorante giunto fino a qui, (Perseo quando la decapito´ne regalo´la testa a Minerva che la inseri´nel suo scudo).

N.B- Organizzano visite notturne all´interno del tempio periodicamente, altrimenti si puo´comunque osservarlo esternamente.

dietro

 

SICILIA- Sant´ALFIO, il MILLENARIO CASTAGNO DEI 100 CAVALLI e i 3 giri SCARAMANTICI

Fino a qualche decennio fa si credeva che il “grande cipresso del Messico” fosse l´albero, tra quelli conosciuti, con la circonferenza piu´ grande, ma un team di botanici  ha dichiarato che “il castagno dei 100 cavalli” Siciliano lo supera. (50 metri se si considerano i tre tronchi basilari insieme)

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Se non e´ il piu´ antico del mondo sicuramente risulta esserlo d´Europa. ( Ha piu´di 2000 anni)

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Molte leggende ruotano intorno a questo, e numerosi scrittori e poeti lo citarono nelle loro opere o in semplici taccuini di viaggio. Il clima Siciliano e l´Etna influenzando geologicamente la zona hanno sicuramente contribuito a rendere le localita´ intorno al vulcano singolari.

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Il castagno dando i suoi frutti a guscio era considerato magico. Per  i celti e altre popolazioni gli alberi sono dei templi veri e propri, con la loro linfa e le loro vibrazioni sono dei canali di comunicazione tra l´essere umano razionale e l´inconscio colletivo. Teoria dovuta anche al fatto che l´essere umano si decompone in terra ma tramite l´evaporazione dell´umido risale al cielo ricadendo sotto forma di pioggia e abbeverando piante ed arbusti che, cosi´, sarebbero scrigni di memoria e saggezza universale. 

Lo stesso Herman Hesse scrisse “Chi sa ascoltare e interpretare il linguaggio degli alberi conosce la verita´”

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L´esemplare in questione prende il nome da un racconto secondo il quale Giovanna D´Angio´ o Giovanna D´Aragona durante un viaggio con il proprio seguito si dovette rifugiare sotto codesto albero per proteggersi da un temporale. Trascorsero l´intera notte sotto le sue fronde, alcuni sostengono maliziosamente in modo orgiastrico, galvanizzati dall´ energia elettrostatica e dall´aria satura di ioni dovuti alla tempesta.

Esiste un rituale scaramantico per far si che le turbolenze della vita non ci distolgano dai nostri obiettivi: lo spirito dell´albero accogliera´ la nostra preghiera se compiamo tre giri in senso orario intorno al suo tronco meditando sui nostri desideri di realizzazione e riuscita.

 poesia

Il castagno fu citato per la prima volta nel 16 sec. da Pietro Carrera di Militello nei suoi libri “Del Mongibello” in seguito nel 1800 dal poeta catanese Giuseppe Borrello, da pochi anni invece e´ monumento per la pace UNESCO.

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TURCHIA- HIERAPOLIS antro dell´ADE, le sorgenti curative di PAMUKKALE e l´altare DODEKATHEON

Hierapolis e´ un paradiso non solo per i turisti che amano bagnarsi nelle acque delle vasche in travertino di Pamukkale ma anche per archeologi e geologi che continuano incessantemente a far scoperte su scoperte.

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Un paradiso si, ma dove c´e´ la bocca degli inferi.

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Infatti in questo luogo sorto su acque medicamentose, dove San Filippo fu martirizzato crocifisso a testa in giu´e dove risulta esserci la sua tomba, un paio di anni fa furono trovate due statue che segnalavano l´ingresso dell´ ade.

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Una rappresenta un serpente attorcigliato l´altro un cane, Cerbero, scolpito come un Kangal, razza nota per la sua forza.

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Il Ploutonion ha come accesso un´ insenatura poco lontana dalle terme curative, gas nocivi fuoriscivano e fuoriscono causando la morte di animali, e dove in tempi remoti venivano sacrificati grossi Tori come offerta agli Dei. Il diossido di carbone avvelena rapidamente.

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Apollo, a cui e´dedicato il tempio e di cui studiosi italiani hanno trovato resti di una statua di oltre 4 metri, era la divinita´ protettrice dell´urbe. Dietro il teatro un mastodontico altare pero´era stato edificato per omaggiare gli olimpi ( le 12 divinita´base del pantheon) e l´imperatore Adriano con una scultura che lo raffigurava. Cibele, dea della fertilita´, era tra quelle maggiormente venerate ed i pellegrini giunti qui per i bagni terapeutici potevano osservare i riti dalle piscine o dai gradoni dell´Agora´. Si dice che solo gli eunichi potessero, durante queste celebrazioni, entrare e sostare nell´antro colmo di gas tossico poiche´la loro menomazione li rendeva piu´ resistenti. Costoro erano i soli, insieme ai sacerdoti, che  conoscevano la caverna poiche´ spesso  ripulivano la scena dalle carcasse.

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Oggi Hierapolis e´ meta di chi vuol far un tuffo tra colonne e ruderi in piscine deliziosamente circondate da oleandri , oppure nelle naturali vasche bianche immergendosi pure in arcaica atmosfera.

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Nota bene: La foto del quadro “Il martirio di San Filippo” e´ tratta da wikipedia. Le foto del cane-cerbero e della spirale-serpente da siti di archeologia con argomento Hierapolis.