Si e´ parlato tanto di questo villaggio della Provenza durante gli anni 80.
Infatti un agricoltore, tale Renato Nicolai mentre lavorara vide nei campi della zona un veivolo a forma di piatto, largo circa 2 metri, che dopo un breve attimo si sollevo´ per sparire nel cielo.
Questo oggetto avrebbe lasciato tracce sul terreno percio´ il contadino decise di rendere pubblico il fatto.
Il caso fu passato al GEPAN (Groupe d’Étude des Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés). L’analisi del GEPAN riscontrò che il terreno aveva subito una compressione meccanica di 4 o 5 tonnellate ed un riscaldamento fra i 300 e i 600 °C. Ma dopo due anni di indagini non furono trovate spiegazioni plausibili e il GEPAN non si pronunciò.
Ma questo paesello ha fatto parlar di se anche per altro.Possiede infatti un pozzo d´aria.
I Pozzi d´aria sono delle costruzioni o marchingegni creati al fine di ricavare l´acqua dall´aria.Dalla condensa dell´umidita´o rugiada.Esistono da tempi remoti, gli scavi di TEODOSIA, citta´ bizantina ne hanno dato conferma.E´ stato disseppellito, infatti, un sofisticato sistema di tubazioni all´avanguardia per l´epoca.
Gli stagni di rugiada tutt´ora esistenti in pochissime localita´(nel Wiltschire ad esempio) producono ettolitri d´acqua al giorno seppur non piova. Ricavandola proprio dall´umidita´e dalle evaporazioni, aiutandole a formarsi con artificio.
Quello di Transenprovence, costruito negli anni 30 dall´inventore belga Knapen, e´di simpatica architettura ma non funziono´ mai come dovuto: produceva solo una ventina di litri al giorno.